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Berlusconi, Italia 1982-2012, G8, Genova, Abu Omar, CIA, ...giustizia intelligente o populismo anti-americano?

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Cerco collaborazione di madrelingua italiana per correggere e pubblicare in lingua italiana il mio eBook in portoghese su "Berlusconi, Italia 1982-2012 e la bugia del secolo".

Ho l'impressione che certo populismo di certa informazione cerca solo il peggio dei migliore, distruggere migliori nel migliore delle sue capacità finendo molte volte per servire peggiori.

Non sono dubi degli errori al G8 di Genova. Ma chi non fa errori in tempi di guerra, con persone in pericolo di vita, aggrediti da una moltitudine come se vede nell’immagine online, lavorando 12 ore al giorno in clima di guerra e stress?

Cercando con Google "Neo-Machiavelli", giustizia, G8, Genova, ho trovato idee che ho scritto quando viveva in Italia:   

G8 di Genova, politica, giustizia o immoralità? | neo ... 14/11/2008 - G8 de Genova, Agnoletto e intelligenza o stupidità in politica ...   Giustizia, G8 di Genova, giornalismo, informazione online e ... G8, Vittorio Agnolotto, maffia, politica e giustizia o stupidità ...La giustizia più intelligente darebbe priorità a fare una migliore giustizia per un mondo migliore. ... La violenza no-global al G8 de Genova è stata la peggiore stupidità politica e popolare per i più nobile ideali: il nobile ideale ...  G8 de Génova e justiça à italiana vista de um NEO-italiano ...     Carlo Giuliani Delinquente - Notizie in Liquida...·  Le ultimissime di neo-machiavelli.ilcannocchiale.it - OKNOtizie

Su il Caso Abu Omar mi sembra un evidente errore della CIA e certi italiani. Ma, chi non ha fatto errori in quelli anni di terrore e paura dei terroristi dopo l'11 di Settembre di 2001? L'accordo di risarcimento proposto della CIA e governo italiano non era più giusto e più che sofficiente che una battaglia pagata dei contribuenti per una vittima? La grande efficienza dei 5% della giustizia italiana per il caso Abu Omar, condannare Berlusconi, Andreotti, Contrada, forze del ordine e politici del G8 di Genova sono una gloria o vergogna della giustizia italiana? Questa efficienza dei 5% di processi che non sono andati in prescrizione non sono una vergogna de dare priorità a quello che favorisce mafia, terrorismo, vandalismo e grande criminalità? Fra 95% dei processi in prescrizione in questo periodo, (secondo un ex-magistrato), non saranno molti che meritavano priorità?  

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera:

È stato liberato una seconda volta nel febbraio 2007 - ma le autorità egiziane gli avrebbero vietato l'espatrio[4] - ha denunciato le violenze subite e espresso la volontà di tornare in Italia, dove comunque lo attenderebbe un'ordinanza di arresto per le attività di terrorismo per cui era indagato[5]. Nasr ha dichiarato di aver fiducia nella giustizia italiana e di voler perseguire i torti subiti e far valere i suoi diritti nei tribunali Italiani[6][7]; avrebbe, secondo le sue dichiarazioni, rifiutato un accordo con la CIA che prevedeva 2 milioni di dollari e la cittadinanza per lui e la sua famiglia in cambio del silenzio sulla sua vicenda[6]...Su richiesta degli inquirenti è stata trasmessa richiesta di estradizione per i cittadini americani al Ministero della Giustizia, allora Roberto Castelli, affinché la trasmettesse agli Stati Uniti. Il Ministro Castelli si è sempre rifiutato di inoltrare la richiesta di estradizione entrando in conflitto con la procura di Milano. Al termine della legislatura nel 2006 Castelli fece sapere che non aveva trasmesso gli atti. Nonostante la vittoria alle elezioni politiche del centro sinistra, del quale alcuni esponenti avevano sostenuto l'opportunità di trasmettere gli atti, il nuovo governo ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale per un conflitto tra poteri dello stato lamentando la violazione del segreto di stato da parte degli inquirenti nel corso delle indagini. La decisione dell'allora ministro Clemente Mastella di attendere la risoluzione della questione pendente prima di decidere se presentare le richieste di estradizione ha provocato accese polemiche tra il governo e la procura di Milano.Alcuni dei protagonisti di questo caso sono inoltre coinvolti anche nello scandalo dell'archivio segreto di Via Nazionale e nello scandalo Telecom-Sismi (tra essi, l'ex funzionario del Sismi Pio Pompa).

In relazione al caso Abu Omar, Renato Farina (ex giornalista del quotidiano Libero, oggi deputato del Pdl e recentemente approdato a Il Giornale) ha riconosciuto le accuse di favoreggiamento mosse a suo carico ed ha patteggiato la pena ottenendo una condanna a sei mesi di reclusione (poi commutata in sanzione pecuniaria). Ma proprio Renato Farina scriveva così su Libero il 2 luglio 2005: Gaetano Saya e il D.S.S.A. (dipartimento studi strategici antiterrorismo) hanno fatto parte del gruppo operativo della C.I.A. che ha sequestrato Abu Omar. Il giorno prima era scattato il blitz della Procura di Genova nei confronti degli appartenenti a questa misteriosa struttura, definita polizia parallela: il Capo del D.S.S.A,Generale dei Servizi deviati Gaetano Saya, in sede di interrogatorio davanti ai Giudici di Genova opponeva il segreto NATO. Durante gli interrogatori, Farina ha ammesso di essere stato pagato ripetutamente dal SISMI per le sue attività e di aver ricevuto pressioni da Pollari e Pompa per reperire informazioni sulle indagini in corso sul sequestro di Abu Omar. Sull'operazione Abu Omar, il governo Prodi prima, i governi Berlusconi e Monti poi, hanno mantenuto il segreto di stato. Nel dicembre 2010 Wikileaks ha però pubblicato dei cablogrammi inviati dalla sede romana dell'ambasciata Usa al quartier generale (headquarter) di Washington che rivelerebbero pressioni degli Stati Uniti sul Governo Italiano per evitare il coinvolgimento degli agenti della CIA nell'inchiesta italiana sul sequestro di Abu Omar[9]... Durante l'udienza del 22 ottobre 2008, presso la IV sezione penale del Tribunale di Milano, il giudice Oscar Magi ha sospeso l'esame di Giuseppe Scandone, ex funzionario del SISMI, che aveva opposto il segreto di Stato. Ordinanza e trascrizione dell'interrogatorio del teste verranno trasmessi al presidente del Consiglio affinché confermi il segreto di Stato opposto dal teste e chiarisca, in particolare, se le direttive e gli ordini impartiti da Pollari, quando era direttore del SISMI, siano coperti anch'essi da segreto di Stato soprattutto se hanno riguardato l'uso di mezzi e di azioni nell'ambito delle cosiddette azioni illegali (extraordinary rendition), ovvero il sequestro illegale (e spesso la tortura) di un sospetto di terrorismo[10]... La difesa di Robert Lady veniva assegnata all'avvocato Daria Pesce del Foro di Milano, la quale non concluderà l'incarico a causa di apparenti pressioni politiche.[12][13]. Il processo prosegue con le limitazioni previste dal segreto di stato[14]... Nell'udienza conclusiva, il 30 settembre 2009, al termine della requisitoria, il pubblico ministero Armando Spataro ha chiesto 13 anni di reclusione per l'ex direttore del SISMI Nicolò Pollari, definito il regista di un sistema criminale; 10 anni per l'ex capo del controspionaggio militare italiano, Marco Mancini; la condanna anche per i 26 agenti della CIA coinvolti nel rapimento, con pene comprese tra i 10 anni e i 13 anni di reclusione. Richiesta di proscioglimento, invece, per tre funzionari minori del SISMI, Raffaele Di Troia, Luciano Di Gregori e Giuseppe Ciorra. Secondo la ricostruzione del sequestro fatta in aula dal Pubblico Ministero Spataro - che ha ricordato come ci siano prove ineluttabili contro quella che più volte ha chiamato la banda Pollari-Mancini - il SISMI diretto da Pollari non solo offrì copertura alla CIA nel rapimento dell'ex imam, avvenuto a Milano, ma collaborò,[15] l'Agente dal nome in codice Ombra, mai identificato, secondo la Procura fu il trait d'union... Il 4 novembre 2009 si giunge alla sentenza di primo grado, che delibera il non luogo a procedere per Mancini e Pollari, mentre condanna a 8 anni Robert Seldon Lady, a 3 anni a Pio Pompa del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare e Luciano Seno, entrambi funzionari del SISMI e mediamente a 5 anni gli altri 22 agenti CIA. A titolo di provisionale ad Abu Omar vanno un milione di euro, mentre alla moglie Nabile Ghali 500.000 euro. In separato giudizio civile verrà stabilito l'ammontare finale del risarcimento, che dovrà essere corrisposto dagli imputati ritenuti colpevoli[16]. Il 1º febbraio 2010 vengono depositate le motivazioni della sentenza[17]. La sentenza d'appello del 15 dicembre 2010 conferma la sentenza di primo grado, riducendo leggermente le pene per i due ex-funzionari del SISMI, Pio Pompa e Luciano Seno (due anni e otto mesi di reclusione rispetto ai tre anni del primo grado), e inasprendo le pene relative ai 23 funzionari della CIA coinvolti nel processo per il sequestro dell'ex imam, pene che ora vanno dai sette ai nove anni (per Robert Seldon Lady la pena passa dagli otto anni del primo grado ai nove dell'appello). Il 19 settembre 2012 la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d'appello pronunciata nei confronti degli ex vertici del Sismi Nicolò Pollari e Marco Mancini che erano stati dichiarati non processabili, per il Segreto di Stato, il 15 dicembre 2010; La Cassazione ha accolto la richiesta della pubblica accusa, secondo la quale ci sarebbero elementi di prova da valutare non coperti da Segreto di Stato; si terrà quindi un nuovo processo di secondo grado. Inoltre i supremi giudici hanno annullato la sentenza con rinvio anche nei confronti dei tre funzionari del Sismi Giuseppe Ciorra, Luciano Di Gregori, Raffaele Di Troia, confermando invece definitivamente la condanna d'appello per i 23 agenti americani della CIA e per Pio Pompa e Luciano Seno[18],tutti per il reato di Sequestro di persona. Il 12 febbraio 2013 la Corte D'appello di Milano dopo il rinvio della Cassazione del settembre 2012 ha condannato Nicolò Pollari a 10 anni di reclusione e il suo numero due Marco Mancini a 9 anni riconoscendo quindi la tesi della Cassazione sulla portata troppo ampia e parzialmente illegittima del Segreto di Stato emesso dai vari Governi Italiani degli ultimi anni su alcuni documenti, la Corte ha inoltre condannato a sei anni anche gli agenti Giuseppe Ciorra,Raffaele di Troia e Luciano di Gregori. Il 14 gennaio 2014 la Corte costituzionale smentisce la Corte di cassazione e accoglie il ricorso del Governo Italiano sul Segreto di Stato.Il 24 febbraio 2014 la Corte di Cassazione, recependo la sentenza della Corte costituzionale, annulla senza rinvio la sentenza di condanna della Corte d'appello di Milano emessa il 12 febbraio 2013, quindi assolve definitivamente Nicolò Pollari, Marco Mancini e gli agenti Giuseppe Ciorra,Raffaele di Troia e Luciano di Gregori, poiché l'azione penale non poteva essere proseguita per l'esistenza del segreto di stato... Il risarcimento è stato fissato interamente a carico dei 23 agenti della CIA ed è così suddiviso: 1.000.000 euro per l'ex Imam Abu Omar e 500.000 euro per Nabile Ghali (sua moglie)[19].”


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